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Monte Sant'Angelo e il Santuario di San Michele Arcangelo.

La sua altitudine è di circa 800 m. In pratica è un terrazzo sul mare, dal quale si può ammirare il panorama di Manfredonia e di tutto il golfo.

Interessante è la visita alla Basilica di San Michele (Patrimonio dell'Unesco), dinnanzi alla quale si erge il Campanile Angioino dalla caratteristica forma geometrica. Il santuario di Monte S.Angelo è oggi un polo di attrazione ed un punto privilegiato di incontro tra le culture d'Oriente ed Occidente e migliaia di devoti pellegrini salgono per pregare San Michele e ricevere un segno della sua benevolenza là su quella montagna sacra, dove, come amava ripetere Padre Pio di Pietralcin, " anche gli alberi pregano".
Si accede dall’atrio antistante tramite due portali scolpiti, si prosegue percorrendo una scalinata arrivando così al piano inferiore dove si apre il santuario vero e proprio. Qui si apre un’ambiente a navata unica che termina con la grotta. In fondo alla grotta si trova l’altare e la statua in marmo dell’Arcangelo; lateralmente si aprono altre piccole cappelle tra le quali anche la barocca Cappella del Sacramento. All’interno del Santuario è allestito il Museo Lapideo con reperti tra il VII ed il XV secolo, qui sono esposte alcune sculture, iscrizioni longobarde e graffiti giudeo-cristiani. Dal 1989 è inoltre allestito il Museo Devozionale che racchiude tutto il tesoro del Santuario, vi sono esposti paramenti ed oggetti sacri e gli ex voto donati nei secoli dai fedeli.

Altro turistico d'obbligo è il castello Normanno Svevo Aragonese come pure la Tomba di Rotari e l'adiacente Chiesa di S.M. Maggiore.

TOMBA DI ROTARI
A poca distanza dal Santuario di San Michele, nei pressi di ciò che resta della chiesa di San Pietro, si giunge alla Tomba di Rotari, un’alta mole quadrilatera la cui funzione non è ancora chiara. Per alcuni rappresenta un battistero, per altri è un campanile e per altri ancora un mausoleo. L’interno è quello tipico di una torre, con archi e piloni ben intarsiati, alle pareti vi sono i resti di affreschi trecenteschi. Di fianco alla chiesa di San Pietro vi è la Chiesa di Santa Maria Maggiore, fatta costruire dall’arcivescovo di Siponto nel 1170; al su interno sono molto interessanti i capitelli dei pilastri che dividono le navate.

QUARTIERE JUNNO
Il Rione Junno è il quartiere più antico e caratteristico di Monte Sant’Angelo.Le piccole e bianche casette del “Rione” sembrano far parte di un presepe. In queste piccole casette vivevano famiglie di 10 persone in spazi di meno di 30 metri quadri. Il più delle volte le persone condividevano lo stesso letto con animali, neanche troppo domestici (cavalli, ciuchini, ecc..).

CASTELLO
Sulla parte più alta del paese si trova il Castello, la cui prima edificazione risale al IX secolo. Cattura l’attenzione l’imponenza della Torre dei Giganti, con la sua forma pentagonale, fu costruita per volere di Roberto il Guiscardo. Il castello ha avuto numerosi ampliamenti, in epoca successiva furono aggiunte le torri circolari ed il bastione sul lato est. Attualmente all’interno è ospitato un Centro Visite del Parco Nazionale del Gargano.

MUSEO “TANCREDI”
Nel trecentesco ex convento di S. Francesco è allestito il Museo delle Arti e Tradizioni popolari del Gargano “Giovanni Tancredi”. Il museo è allestito su tre piani, al primo piano sono esposti i torchi per la pigiatura dell’uva, la vasca per la molitura delle olive e alcune pagliare; al primo piano si trovano invece gli oggetti utilizzati in casa, oggetti di culto ed attrezzi per le lavorazioni artigianali all’ultimo piano è allestita una cineteca ed una biblioteca.
 

I nostri consigli:

  • Godete il panorama del Golfo di Manfredonia dal Belvedere;
  • Non perdetevi la visita all’abbazia di Santa Maria di Pulsano e la valle degli eremi a 9 km da Monte Sant’Angelo 
  • Fermatevi ad assaggiare i prodotti tipici: dal famoso pane di Monte Sant’Angelo, al caciocavallo podolico, ai dolci più disparati tra cui le ostie ripiene, le cartellate, il poperato e i calzoncelli;
  • Se ancora non siete sazi, si può finire la giornata mangiando un mega panzerotto (ovviamente fritto)
  • Il sentiero di Scannamugliera, via Francigena del Sud;
  • La scalinata Angioina, 86 scalini verso la grotta di San Michele;