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Il giorno di san Martino: non solo vino e caldarroste!

L'11 novembre, ossia la festa di San Martino, rappresenta da sempre una data molto importante nel mondo contadino che ha conservato nel tempo la sua tradizione, ovvero la fine del lavoro nei campi e l'inzio del raccolto. Ha sempre rappresentato una festa per i contadini che finalmente, dopo aver lavorato nei campi, potevano stappare le prime bottiglie di vino novello e rimpiersi la pancia di castagne, carne alla brace,capocollo e doceltti vari, come il pan dei morti tipico del mese di novembre. Insomma, il San Martino In Puglia ha un unico denominatore: riunirsi a tavola con del buon vino e cibo a volontà!

La leggenda narra che Martino, l'11 Novembre si trovasse ad Amiens, in Gallia nel cammino di ritorno verso casa. Nel bel mezzo di una bufera incontrò un mendicante rattrappito dal freddo e con un moto di generosità gli offrì metà del suo mantello. Dopo pochi attimi, la pioggia smise di cadere, il vento si placò ed un bel sole fuoriuscì a riscaldare la temperatura. Quindi la leggenda prevede che la breve interruzione di tre giorni della morsa del freddo, si ripeta ogni anno per commemorare il gesto magnanimo e generoso, visto che Martino quella stessa notte ebbe in sogno Gesù, che ebbe parole di stima per il futuro santo, sostenendo che dietro il travestimento del mendicante vi era proprio lui. 

A Martina Franca, a pochi km da Casa Vacanze Il Vigneto, questo giorno è ancora più importante essendo il giorno del Santo Patrono. Si festeggia con la grande fiera che si tiene in tutta la città, ossia la fiera degli animali, dove poter ammirare e comprare cavalli e asini murgesi, animali da cortile; la fiera delle  macellerie che preparano il brodo di carne e la porchetta; quella dell’esposizione dei mastri cappottari, delle bancarelle di casalinghi e alimentari. E non mancano i venditori di attrezzi agricoli e personaggi "da fiera" appunto, come gli zingari che suonano la fisarmonica, i madonnari e i venditori ambulanti di calze e altri ammennicoli. 

Sulle tavole imbandite fa da padrone il famoso capocollo di Martina Franca, un salume preparato col vino bianco D.O.C. di Martina ed erbe aromatiche della macchia mediterranea; la sua affumicatura avviene bruciando il legno e la corteccia di quercia di fragno, arbusto che si trova solo in Puglia e nei Balcani, e anche i maiali da cui provengono le carni del capocollo sono allevati nei boschi di fragno e si nutrono delle ghiande di quegli alberi.

Un altro tipico piatto che troverete sulla tavola in questo periodo sono le frittelle, in tutte le varietà: dalla cipolla al tonno, con la mozzarella, con la mortadella e provolone, con le rape e carne. Delle vere e proprio lecorie tanto amate dai bambini che aspettano con ansia l'uscita da scuola per correre a casa a mangiarle!

Sempre a Martina Franca, in questo giorno cosi speciale, non possono mancare le "ficazzede", dei dolci un po salati dalla forma di mini panzerotti, la cui caratteristica è proprio il contrasto tra il salato dell'impasto e il dolce della marmellada del ripieno. Una vera delizia che va assolutamente assaggiata!

Il giorno di San Martino:  non solo vino e caldarroste!

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