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San Nicola

 
La tradizione racconta che il 6 dicembre, da Bari a Lecco, San Nicola porti le mele, ad adulti e bambini. Vi siete mai chiesti da dove deriva questa tradizione e perché san Nicola porta proprio questi frutti (che poi frutti non sono)?

San Nicola, o come è chiamato in tante città italiane, San Nicolò, si chiamava Nicola di Mira, nacque fra il 260 e il 280 d.C. a Patara (Turchia) da una ricca famiglia del luogo. I suoi genitori morirono di peste e Nicola ereditò un ricco patrimonio, che utilizzò per aiutare i bisognosi. Si narra che regalasse cibo e denaro ai poveri, calandolo di nascosto attraverso il camino o dalle finestre delle loro case.
 
La leggenda racconta ancora che Nicola decise di donare alla famiglia di un nobile decaduto con tre figlie da mantenere una grande quantità di denaro divisa in tre parti: dopo aver avvolto in un panno ciascuna di queste tre somme, le gettò nella casa dell'uomo in tre notti consecutive.
 
In seguito, Nicola divenne vescovo di Mira, dove i suoi miracoli divennero famosi: secondo una leggenda, infatti, Nicola resuscitò tre bambini.
 
Per queste leggende San Nicola è diventato il protettore dei bambini e patrono di alcune città come Bari.
 
Cosa lega allora il Santo alle mele? Sembra che San Nicola donò tre belle mele a tre bambini così poveri da non potersi comprare nemmeno un po' di cibo. Durante la notte però, i tre frutti si tramutarono in preziosissime mele d'oro che, una volta vendute, aiutarono la famiglia dei bambini a sopravvivere.
 
Ecco perché il 6 dicembre, in tante città italiane, si regalano mele mature e lucide ai bambini.
 
In alcuni paesi, inoltre, Babbo Natale viene chiamato Santa Klaus perché Babbo Natale sarebbe proprio San Nicola. Le tradizioni del Nord Europa, infatti, modellarono sulla figura del Santo, noto protettore dei bambini, il mito di un vecchietto che una notte all'anno gira per le case del mondo regalando dolci e giocattoli ai più piccoli. Ecco da qui il legame tra il Santo e il babbo più amato dai bambini.
 
Nell'anno 305 Nicola fu imprigionato ed esiliato dall’imperatore Diocleziano, che nel 303 aveva dato il via a una serie di persecuzioni contro i Cristiani. Nel 313, fu liberato da Costantino e riprese la sua attività apostolica.
Morì a Mira nel 343, ma e si narra che continuò a compiere miracoli. Le sue spoglie oggi sono conservate a Bari.
(Foto di F.R.Morisco)
 
 
 

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